L’attuale parrocchiale costruita nel XVII° sec., a cavallo tra l’estinzione della commenda dei cavalieri teutonici e l’inizio della dominazione gesuitica (1623). Un regesto la dice costruita attorno al 1625 ” … in un luogo detto Fossalatto dietro la casa del Broilo… “. Ospita uno splendido ed elegantissimo altare maggiore in marmi policromi (datato 1623) esprimentesi dalle linee barocche assegnabili ad una versione, goriziano-austriaca, così attenta a mediare gli splendidi esempi del barocco transalpino asburgico. Gli si affiancano quattro altari (due per lato) nell’aula, pur essi marmorei, la cui esecuzione pur gradevole è meno elaborata. Presso l’altare maggiore la chiesa conserva due interessanti tele con scene sacre di scuola veneta. Una tela allogata nel secondo altare a destra raffigura i Santi Attanasio, Antonio e Valentino; tela collocabile al tardo XVII sec. da porsi nell’area popolaresca. Suggestive, dalla esecuzione assai accurata, la statua di Sant’Urbano e quella del gruppo della Sacra Famiglia. Sono lavori in scultura lignea integrati da stucchi dell’artista udinese Luigi Pizzini che ha eseguito anche i lavori dell’orchestra (fine del XIX, inizi del XX secolo). La statua della Madonna del Rosario e l’arca sono opera del latisanese Giovanni Costantini (1875-1917). Rivolgendoci al soffitto osserviamo affrescati i quattro Evangelisti, la gloria di S. Urbano nel soffitto dell’aula e le eleganti decorazioni che sono del pennello del pittore gemonese Francesco Barazzutti; lavori ultimati alla fine del XIX sec. Una certa sontuosità danno, nella sagrestia, e nei locali adiacenti e di servizio alla chiesa una serie di cassettoni lignei di proporzioni estremamente equilibrate, con intarsi ed intagli non consueti e di attribuzione assai desueta nelle chiese friulane della bassa, con punte di raffinatezza da collocarsi al XVIII sec. Merita un accenno anche la superstite argenteria. La chiesa di San Martino di Precenicco conserva una croce processionale argentea ed una serie di oggetti culturali di artistica fattura che testimoniano di quanta larghezza di mezzi questa parrocchia sia stata dotata per il passato. Questi pezzi preziosi sono depositati per motivi di sicurezza, presso il museo arcivescovile della diocesi di Udine. Anche la torre campanaria è del XVII° sec. Alla sua costruzione hanno contribuito diverse notabili famiglie precenicchesi. Tra queste sono citati gli Schiozzi ed i Purasanta. Documenti conservati nell’archivio di Stato di Gorizia citano gli Schiozzi ed i Purasanta che testavano: “… per il tore di Persnico…”.