La Chiesa di Sant’Antonio da Padova nasce nel 1685 insieme al Monastero delle Terziarie Francescane. Verso la metà del Settecento la Chiesa venne rimaneggiata ed il convento – nel 1810 – venne soppresso dall’amministrazione napoleonica. Anche questo luogo di culto vanta pregevoli dipinti. Nel coro si trova la pala Sant’Anna, Madonna col Bambino, Triade Agostiniana e Donatore (tardo ‘500), attribuita alla bottega di Jacopo Tintoretto (1518-1594) con intervento del figlio Domenico (1560-1635). Questa pala originariamente si trovava in una scomparsa chiesa locale dedicata a Sant’Agostino. Nella parte superiore, su un trono di nubi, si trova Sant’Anna, madre di Maria, la Madonna e il Bambin Gesù, attorniati da otto angioletti. Nella parte inferiore del dipinto, tre santi agostiniani venerano la triade celeste: Agostino vescovo, Antonio abate e Nicola da Tolentino. In basso a destra è raffigurato di profilo un patrizio veneto con accanto uno stemma con gli scudi dei casati veneziani Vendramin e Moro. Il quadro votivo fu realizzato per disposizioni testamentarie di Elena Vendramin (+ 1575), signora di Latisana. Sull’altare maggiore possiamo ammirare la pala Sacra famiglia, Sant’Antonio da Padova e Santa Chiara d’Assisi (primo ‘700) di Mattia Bortoloni (1696-1750), pittore formatosi a Venezia, che lavorò anche come aiuto del grande Giambattista Tiepolo. In alto a sinistra, appoggiata ad una colonna, la Madonna regge fra le ginocchia il Bambino, che protende il braccio verso i due estasiati santi francescani, Sant’Antonio da Padova e S. Chiara d’Assisi. In basso a sinistra, su una nuvola, San Giuseppe volge lo sguardo amorevole verso il Figlio e la Sposa.
(Testi tratti da: Vinicio Galasso, Storia e Arte del Septifanium di Latisana, 2010)