Pozzuolo del Friuli
Dal 8000 al 4500 a.C la zona era sede di raccoglitori e cacciatori mesolitici fino a quando nel neolitico arrivarono dei nuovi colonizzatori che diffusero l’agricoltura e l’allevamento e formarono le prime comunità stanziali. Il primo vero insediamento risale all’Età del Bronzo e si sviluppò nell’area dei Castellieri: siti posti su due alture quella dei Cjastiei e la Culine. Ai piedi dei Cjastiei sono state trovate quattro aree di incinerati le più importanti delle quali risalenti all’Età del Ferro (fine dell’ VIII secolo a.C. e inizio del V secolo a.C.). In epoca romana la zona era attraversata dalla Via Julia Augusta che portava ad Aquileia ed in corrispondenza di questa via sorgeva uno dei castrum. Durante le invasioni barbariche, la popolazione si raggruppò vicino alla cortina e alla chiesa. Nel corso del Trecento, Pozzuolo venne travagliato da continue guerre tra i conti di Gorizia e il Patriarcato e fra gli udinesi e i cividalesi. Il XV secolo portò la dominazione veneta e le invasioni dei turchi. Rimasta sotto la Repubblica di Venezia fino all’arrivo di Napoleone e seguì le sorti del resto del Friuli venendo dominato dall’Austria fino al 1866 quando venne annesso all’Italia. Il 29 e 30 ottobre 1917, si svolse una battaglia condotta dai Reggimenti di Cavalleria 4° Genova e 5° Novara e dalla Brigata di fanteria Bergamo. I soldati, aiutati dalla popolazione locale, riuscirono a rallentare l’ avanzata delle truppe austro-ungariche dando la possibilità alla 3ª Armata di attraversare il Tagliamento e mettersi in salvo.
Cargnacco
Dato che Cargnacco è una piccola frazione, la storia di questo paese non è stata documentata dettagliatamente. Il libro “Monumenta Patrie Fori Iuli 1257-1386” documenta la compravendita di terreni a Cargnacco a partire dal 1295. Anche nei “Diari udinesi” di Girolamo Amaseo, del 1509, si menziona il paese di “Cirgnia” (Cargnacco), vicino a “Terenzano” e “Lumigna” (Lumignacco). Cargnacco rimase sotto la giurisdizione della signoria del Castello di Villalta, e dunque dei Conti Della Torre, fino alla fine del XVII secolo. I Conti mantennero comunque la proprietà fino agli inizi del XX secolo, quando la famiglia cominciò a vendere parte della terra ai coloni. Documenti della Curia Arcivescovile di Udine documentano la presenza della Chiesa di Sant’Andrea Apostolo di Cargnacco, situata accanto all’attuale canonica ed ora sconsacrata, a partire dal 1473. Una lettera della Curia Arcivescovile di Udine attesta la presenza della chiesetta dei Santi Ilario e Taziano (ora sconsacrata) nel bosco di Cargnacco a partire dal 1558, ma una descrizione risalente al 1607 definisce la stessa chiesetta come “antichissima”. La stessa lettera tuttavia illustra come non vi siano menzioni della chiesetta dei Santi Ilario e Taziano successive al 1796, e che dunque la chiesetta debba esser caduta in rovina agli inizi del XIX secolo. Si ritiene che essa si trovasse dove oggi via Buttrio incrocia la ferrovia ovvero all’inizio dell’attuale zona industriale (Z.I.U.).