La chiesa degli Angeli Custodi
Unificando le due cappellanie di Gris e Cuccana in una unica parrocchia negli anni Sessanta del ventesimo secolo, a metà strada fra i due centri abitati fu elevata questa chiesa dalle linee moderne, in realtà non molto ardite, come centro di un complesso da dedicare alla attività religiosa e ricreativa. E’ un esempio di architettura religiosa che in qualche modo si estranea dalla tradizione, che non convive con la realtà storica, nondimeno è entrato a far parte del paesaggio locale e costituisce, la pietra di paragone con le antiche costruzioni, portandoci ad esclamare: “Benedete l’antigae!”
L’edificio
Linee moderne sia pur su semplici intuizioni stilistiche caratterizzano la chiesa degli Angeli Custodi contraddistinta da elementi architettonici diversi e da una schematicità quasi geometrica nell’intento di voler assumere una identità del tutto nuova rispetto al passato. La forma ottagonale dà maggiore importanza all’aula rispetto al presbiterio con una suggestiva illuminazione naturale che cade dall’alto attraverso le ampie finestre della cupola, sfruttando al massimo la luce solare. La chiesa non presenta opere d’arte particolari se non di devozione.
La storia
La costruzione della chiesa è datata ai primi anni Sessanta del XX secolo su progetto dell’architetto Della Mea ed è stata giustificata dalla insufficiente capienza delle chiese di Cuccana e Gris, unificate ormai anche dal punto di vista urbanistico.
Il titolare
La tradizione cristiana vuole che ad ogni essere umano sia affiancato un celeste protettore personale, l’angelo custode. Questa convinzione viene a rafforzarsi nel corso del XV secolo ed accettata in tutta la Chiesa. Molte sono le raffigurazioni artistiche degli angeli custodi che sorreggono la coscienza cristiana e aiutano la persona nelle vicissitudini quotidiane. Dal 1698 il calendario romano fissa la festa degli Angeli Custodi al 2 ottobre.
Testo tratto dalla “Guida alle chiesette campestri e votive del Comune di Bicinicco” di Roberto Tirelli