“La storia e l’aspetto di villa Chiozza sono indissolubilmente legati alla personalità di Luigi Chiozza (1829-1889), lo scienziato e imprenditore triestino che vi dimorò a partire dal 1858, quando decise – scomparsa a soli 21 anni la moglie Pisana – di lasciare l’ istituto Arti e mestieri di Milano e di trasferirsi a Scodovacca.
La tenuta di famiglia era allora utilizzata come una casa estiva, ma egli seppe adattarla alle proprie esigenze trasformando alcuni annessi rustici in un laboratorio: qui Chiozza mise a punto le proprie ricerche utili alle innovazioni in campo agrario, e qui, nel 1870, Louis Pasteur scoprì un rimedio alla «pebrina», la malattia dei bachi da seta che andava decimando la produzione europea.
Dopo aver creato una società di navigazione a vapore nel porto di Cervignano, nel 1865 Chiozza fondò a Perteole la prima industria della Bassa friulana, un opificio per l’estrazione dell’amido di frumento che dal 1872 passò alla produzione di amido di riso. Negli stessi anni la tenuta fu radicalmente ristrutturata: la villa assunse l’attuale aspetto neoclassico con ingresso bugnato, trifora timpanata ed edicola con timpano e pinnacoli cuspidati, mentre i terreni circostanti furono trasformati in un vasto parco all’inglese: Chiozza fece arrivare a Scodovacca più di 140 essenze, che si coniugarono felicemente alla flora locale, costruendo uno scenario dove l’apparente naturalezza del paesaggio è il frutto di una studiata pianificazione. Acquistata nel 1978 dalla Regione, la tenuta è sede dell’Ersa”.
Testo tratto da “La guida storico-artistica di Cervignano del Friuli” situata nel sito del Comune di Cervignano del Friuli.