“Le forme squadrate e imponenti del campanile che emerge dal folto fogliame degli ippocastani, rivelano a prima vista l’origine tutta novecentesca di Borgo Fornasir, l’insediamento rurale che l’ingegner Dante Fornasir (1882-1958) ideò e costruì tra il 1933 e il 1940, anno di consacrazione della chiesetta «Mater Dei».
Cervignanese di nascita, Fornasir si diplomò al Politecnico di Vienna e fu protagonista delle opere che segnarono la rinascita di Monfalcone nel primo dopoguerra: la ricostruzione dei Cantieri Navali, la sistemazione del centro cittadino e la realizzazione dell’insediamento di Panzano.
Nel 1933 diede vita al progetto che doveva riaccostarlo alla semplicità della vita rurale: la creazione di un borgo nella zona del Manolet, sulla sponda sinistra del fiume Ausa. Acquistò 100 ettari di terreno paludoso, li bonificò, li riordinò, e vi edificò, secondo i criteri funzionalisti dell’epoca, il complesso di edifici che compongono il borgo: la casa padronale, le case coloniche, la cantina con il granaio, le stalle, il lavatoio, il silos, l’aia coperta con la grande capriata lignea, il campanile dall’orologio eccentrico e la chiesa dalla pianta rettangolare e dalle essenziali forme in mattoni. Esempio di autonoma comunità agricola nei primi decenni, il borgo appartiene tuttora alla famiglia Fornasir”.
Testo tratto da “La guida storico-artistica di Cervignano del Friuli” situata nel sito del Comune di Cervignano del Friuli.