Al periodo della giurisdizione del Capitolo di Aquileia risale la colonna della berlina, tuttora presente nel centro del paese di Santa Maria la Longa. È un’antica colonna in pietra nella quale un tempo venivano incatenati i bestemmiatori e i ladri. La colonna fu collocata nel novembre 1761 in sostituzione di una precedente, antichissima, la quale era stata accidentalmente abbattuta e spezzata. Ancora oggi si trova nella località originaria, cioè nella piazza medioevale di S. Maria la Longa. Da notare che, sicuramente nel secolo XVI, nella suddetta piazza si svolgevano tutte le esecuzioni capitali degli assassini che avevano commesso i loro delitti nei paesi di pianura sottoposti al Capitolo di Aquileia. A pochi metri di distanza dalla piazza, c’era la “casa del boia” che era stata data dal Capitolo alla famiglia dei “Zuan Jacomo con carico che quando occorreva di trovar un Boya per far iustitia…”; il Capitolo aveva dato ai Zuan Jacomo, sempre come paga per il loro servizio, anche una braida di otto campi posti nei pressi della chiesetta campestre di S. Cecilia. Nei casi di condanne a morte, ai rei veniva tagliata la testa che poi si inseriva sulla punta di una lunga pertica la quale si fissava sopra la colonna della Berlina; la testa rimaneva sul palo sino a completa consumazione. Era questo un modo crudele che serviva da monito alla popolazione, in più tutti i viandanti potevano vedere la faccia dell’assassino. Rammentiamo che la “colonna” di S. Maria la Longa è una delle pochissime rimaste in regione dopo il decreto del Governo Centrale del Friuli del 29 giugno 1797, con il quale si ordinava l’abbattimento di tutte le Berline esistenti. Secondo le nostre ricerche, oggi in Friuli si trovano solamente le “colonne” di Tarvisio (sec. XVI), Malborghetto (eretta nel 1779), Moggio Udinese (iniziata nel 1639, ultimata nel 1653), Piano d’Arta, Aquileia (sec. XIV), Colloredo di Montealbano (nel castello), S. Maria la Longa.