La Storia
Fiumicello
La storia di Fiumicello si rispecchia con quella di Aquileia. Nel1211 vediamo infatti Fiumicello come sede di un Capitolo Aquileiese. Data la vicinanza con Aquileia però Fiumicello non ha mai potuto godere di una vera e propria autonomia. Nella località Centenara vicino a Belvedere, la famiglia Savorgnan aveva una roccaforte che usò nella guerra tra Patriarcato e Venezia. Nel1420, quando tramontò il Patriarcato, Fiumicello, come tutto il Friuli, diventò possedimento veneziano. Nel 1516 Fiumicello entrò a far parte della monarchia asburgica tramite la contea principesca di Gorizia. I secoli successivi, tranne la piccola parentesi del periodo napoleonico, furono un periodo tranquillo, ma caratterizzati da miseria, carestie e dalla diffusione della pellagra. Fiumicello rimase legato alle sorti dell’ impero Austro-Ungarico fino al 25 maggio del 1915 quando le truppe italiane entrarono nel paese.
Villa Vicentina
Da Aquileia partiva una strada chiamata Via Silicata che passava per Villa Vicentina. A quei tempi esistevano Villa Asiola e Villa Camarzo quest’ultima indicante un territorio paludoso che venne bonificato all’ arrivo della Repubblica Veneta. Nel 1446 Gerardo Gordo e Bartolomeo Orzi ottennero in affitto dai canonici di Aquileia e dai signori di Strassoldo Villa Asiola e Villa Camarzo, le due ville furono riunite e formarono Villa Vicentina. Nel 1818 il conte Giovanni Gorgo vendette i suoi terreni alla sorella di Napoleone I e dal novembre 1865 al giugno 1866 Villa Vicentina ospitò Luigi Pasteur che arrivò per studiare le malattie del baco da seta. Il comune di Villa Vicentina iniziò a far parte dell’Italia dal 1918 al termine della Prima Guerra Mondiale. Nel 1928 il territorio fu annesso a quello di Ruda al quale rimase unito sino al 1948 quando ritornò autonomo. Nel 2017 un Referendum decretò l’unione di Fiumicello con Villa Vicentina in un comune che a partire dal 1 febbraio 2018 ha assunto il nome di entrambi i paesi.