Santa Maria la Longa
La zona di Santa Maria La Longa venne percorsa da popoli preistorici; infatti il territorio si trova lungo il tragitto dei grandi spostamenti migratori delle genti indoeuropee. Nel territorio, tuttavia, si hanno stanziamenti sicuramente documentati soltanto a partire dal periodo romano. Verso l’anno 1000 tutti i paesi del territorio comunale di Santa Maria la Longa appartenevano ai Patriarchi di Aquileia. Con la fine del Patriarcato, nel 1420, S. Maria la Longa passò sotto Venezia e nel 1797, con il trattato di Campoformido, subentrò il governo austriaco, nel 1866 fu ricongiunta all’Italia e durante la Prima Guerra Mondiale fu base logistica del III Corpo d’Armata. Qui Giuseppe Ungaretti, il 26 gennaio del 1917, scrisse all’amico Papini una cartolina con i famosi versi: “M’ illumino d’immenso”. Nello stesso anno Santa Maria la Longa subì l’ammutinamento della Brigata Catanzaro.
Tissano
La storia di Tissano, come quella di Santa Maria la Longa, iniziò nell’era preistorica, ma abbiamo delle testimonianze solo a partire dall’epoca romana. Per il periodo alto-medievale dobbiamo segnalare i due cimiteri di età longobarda scoperti nelle vicinanze di Tissano (uno a nord e uno a est del paese). Verso l’anno 1000 tutti i paesi del territorio comunale di Santa Maria la Longa appartenevano ai Patriarchi di Aquileia. Nel 1168 Tissano e Santo Stefano Udinese vennero dati in feudo ai signori di Manzano, ma nel 1400 erano di nuovo sotto il controllo del Patriarca di Aquileia. Questa situazione rendeva questi paesi dipendenti e sotto il controllo dello Stato Patriarcale. Per tale posizione giuridica, i paesi di Tissano e Santo Stefano appartenevano alle “ville comuni” (villaggi comuni). Il continuo bisogno di denaro indusse la Repubblica di Venezia a vendere le giurisdizioni delle varie “ville comuni”. Così nel 1648 la giurisdizione civile e criminale del paese di Tissano venne venduta alla famiglia Caimo che acquisì anche il titolo di “Conti di Tissano”. Nel 1797, con il periodo napoleonico, vennero aboliti tutti i diritti feudali e le giurisdizioni civili e criminali passarono allo Stato. Nello stesso periodo venne costruita la “Municipalità” di Santo Stefano Udinese con le frazioni di Perseano e Tissano; dal 1 gennaio 1811 Tissano e Santo Stefano divennero frazioni del Comune di Trivignano, ma a partire dal 1819 Tissano e Santo Stefano vennero staccate da Trivignano per diventare frazioni di Santa Maria la Longa. Nel 1866 Tissano, come il resto del Friuli centrale e occidentale, venne annesso all’Italia.