Palmanova
Nel 1521 la repubblica di Venezia, per porre fine alla guerra, stipulò con l’Austria il Trattato di Worms che stabilì dei confini anomali a “macchia di leopardo” con enclavi veneziane situate all’interno di territori assegnati agli Asburgo e possedimenti austriaci individuati nel territorio veneziano determinando una situazione di forte instabilità ed insicurezza. La Repubblica di San Marco era particolarmente vulnerabile lungo il confine orientale, pertanto il 7 ottobre 1593 venne costruita la fortezza di Palmanova per difenderla dalle mire espansionistiche degli austriaci e dalle incursioni dei turchi anche se Palmanova non dovette mai subire il loro assedio perchè dopo il 1499 non ritornarono più in Friuli. Palmanova venne fondata il 7 ottobre 1593. La data venne scelta dai rappresentanti della Repubblica di Venezia per due motivi legati alla storia della repubblica. Il primo, di carattere religioso, era la ricorrenza di Santa Giustina (che diventerà patrona della nuova città), il secondo, di carattere civile, perchè era il giorno della vittoria di Lepanto del 1571. Nel ‘700 ed ‘800 seguì le sorti della Serenissima passando più volte dai Francesi all’Austria e viceversa fino al plebiscito del 21-22 ottobre 1866 quando venne annessa definitivamente al Regno d’Italia. Durante la Prima Guerra Mondiale fu sede di ospedali, magazzini e campo di addestramento truppe. Verso la fine della Seconda Guerra Mondiale nella fortezza ebbe sede la Caserma Piave: un centro di repressione antipartigiano. Nel 1960 Palmanova venne dichiarata monumento nazionale e rimane un esempio unico di città fortezza e città rinascimentale urbanisticamente ideale.
Jalmicco
Jalmicco anticamente era posto sulla strada romana di raccordo tra Ontagnano e Cormons. Numerosi ritrovamenti confermano queste origini in particolare sono stati portati alla luce frammenti di mosaici, di marmi ed oggetti di vita quotidiana. Secondo alcuni studiosi la nascita del paese risale all’insediamento di una piccola comunità slava nel VII d.C. Nel 1420 cade il Principato Civile di Aquileia e Jalmicco passa alla Contea di Gorizia (Conti goriziani). Dopodiché il paese diventa territorio austriaco fino al 1818 quando passa alla Provincia di Udine. Nel 1848 il paese viene incendiato dagli austriaci. Gli anni che seguirono furono caratterizzati soprattutto dall’emigrazione verso le Americhe, Belgio, Francia e Germania.