Mulino di Novacco
Si trovava sulla Roggia Barissada o dei Molari ed aveva sette ruote per cui era il maggiore della zona; nel secolo XV questo mulino (Molendinum situm in Noacho, penes Villas Agellj, loannic et Alturis – Perg. 521/535, datata 23.05.1498, della Bibl. Prov. di Gorizia e arch. Triest., Vol. XVII, 1891) era proprietà dei conti Strasssoldo; il 26.07.1493 il conte Roberto Strassoldo lo aveva concesso in affitto al mugnaio Antonio fu Lorenzo di Chions, abitante a Portogruaro; nel secolo scorso e fino al 1910 fu proprietà della famiglia Colavin e poi, fino al 1935, dei Milocco di Fiumicello.
La località Noacc (Noacco, Novach) appare in documenti del 1166 e, poiché era costituita, fino alla metà del secolo scorso, solamente dal fabbricato del mulino e da una casa del XV secolo, tuttora esistente, si può senz’altro ritenere che nell’anno sopra indicato e, certamente ancora prima, la località esistesse unicamente in funzione del mulino che verrebbe così ad essere documentato come uno dei più antichi della Bassa. Il 13.02.1404 il conte Ossalco Strassoldo (Castello di Sopra) dona la Roggia dei Molari, che scorre dalla Villa di Joannis fino a Novacco, al conte Bernardo Strassoldo (Perg. 226/240 della Bibl. Prov. di Gorizia e Arch. Triest. 1890).