L’attuale Villaggio Roma, località di Torviscosa, è sorto nel 1942 come campo di lavoro (PG 107) per i prigionieri di guerra catturati dall’esercito italiano in Libia. La struttura ha ospitato circa un migliaio di prigionieri, soprattutto neozelandesi e sudafricani, che venivano impiegati nelle attività agricole della SNIA Viscosa, l’azienda che si era stabilita da qualche anno nel capoluogo. Era stata la stessa SNIA alla fine del 1941 a chiedere di localizzare un campo di prigionia nel territorio, per poter sostituire gli operai partiti per la guerra con altra manodopera. Il campo fu dismesso dopo l’8 settembre 1943 e subito dopo trasformato in villaggio operaio per ospitare molte famiglie provenienti da altre zone del Friuli, ma anche dall’Istria e dall’Agro Pontino. Le baracche del campo sono state abbattute nel 1981 e sostituite con nuove case: del campo rimane oggi solo un ricordo nella struttura urbanistica del nuovo insediamento. Nell’edificio delle ex scuole elementari è allestita l’esposizione permanente “PG 107 – Villaggio Roma. Dal campo di concentramento per prigionieri di guerra di Torviscosa al villaggio operaio della SAICI – SNIA Viscosa”.