Dell’appartenenza dell’antica Chiesetta del Falt – ubicata territorialmente nel Comune di Rivignano – alla Parocchia di Teor, sono tramandate due tradizioni: una popolare ed una ecclesiastica. La prima dice che anticamente il mercato dei Morti, che si tiene a Rivignano nella ricorrenza di tutti i Santi (1° novembre; un tempo si teneva, però, il giorno dei Morti), veniva organizzato in Teor, allora fiorente per armenti (pecore, buoi e mucche), per la lavorazione delle pelli (concia e fabbricazione di stivali e scarpe) della lana e dei prodotti lattiero-caseari. E nel mercato di Teor venivano trattati, come in una grande fiera, tali prodotti, con grande concorso di gente e di forestieri, nonchè di attrazioni per tutti. Con passare del tempo Rivignano si è andato sviluppando ed allargando, mentre Teor nell’altalenare delle vicende storiche è andato decadendo. Tale situazione, con la pressante richiesta di Rivignano di avere un mercato suo, unitamente alla forte e radicata tradizione religiosa dei nostri padri, che anteponevano ad ogni altra considerazione la fede religiosa, hanno permesso o promosso un scambio… perlomeno singolare: la Chiesetta del Falt, contro il Mercato dei Morti. Questo è passato a Rivignano, quella a Teor. L’altra versione, invece – anche questa non codificata da documenti probanti, ma tramandata da una tradizione – racconta che un tempo le attuali Parrocchie di Rivignano e Teor formavano un’unica comunità religiosa. Il Parroco coadiuvato da Cappellani celebrava le funzioni religiose nelle varie Chiese della Comunità, ma ovviamente non aveva il dono dell’ubiquità come sant’Antonio da Padova, cioè non poteva essere contemporaneamente presente ai riti sacri in Teor e in Rivignano. Se la cosa non turbava il ritmo delle celebrazioni domenicali, creava dissapori, discordie, malumori nelle solennità di Natale e di Pasqua; in queste occasioni ambedue i Paesi avrebbero voluto la Messa di mezzanotte nella loro Chiesa parrocchiale. A quel tempo Teor e Rivignano si eguagliavano per importanza ed il malumore e la disputa erano arrivati ad una vera e propria guerra fredda (e talvolta anche calda), non proprio perfettamente in linea con le idee cristiane di concordia, amore e pace. La soluzione era quella di dividere le due Comunità in due distinte Parrocchie, con a ciascuna un proprio Parroco. Il Vescovo acconsentì, ma nella divisione i conti non tornavano e nacque – come in ogni buona divisione – un’altra disputa: a Rivignano sarebbero rimaste tre Chiese (quella Parrocchiale, quella del Cimitero e quella del Falt), mentre a Teor sarebbe rimasta solo quella Parrocchiale. La conclusione fu la distribuzione paritaria anche delle Chiese, con la concessione a Teor della Chiesetta del Falt, che si trova proprio sul confine di Teor, ma in zona amministrativa di Rivignano. Quale sia l’antica verità, forse non lo sapremo mai; mala Chiesetta del Falt ora appartiene alla Parrocchia di Teor. APPUNTI DI STORIA. La Chiesetta del Falt sembra risalire al XI° secolo (si trovano tracce risalenti a data anteriore al 1100) e presenta diversi strati di pavimentazione (almeno tre), che indicano i rifacimenti della Chiesa in epoche successive. Ha subito in tempi più recenti la distruzione completa del tetto, alla riparazione del quale si è malamente posto rimedio con una copertura in cappa di cemento. Le riparazioni sono state effettuate nel corso di un reatauro attuato fra il 1927 ed il 1928 ed i lavori portati a termine sono stati inaugurati il 5 novembre 1928. Nel 1982-83 è stata restaurata e risanata dalla Sezione di Rivignano e Teor dell’Associazione Nazionale Alpini, che hanno riconsegnato la Chiesetta al Parroco di Teor, il 25 settembre 1983, nel corso di una solenne cerimonia inaugurale, culminata nella celebrazione di una Messa da parte dei Parroco di Teor e Rivignano, ed alla presenza delle massime autorità civili di Rivignano e Teor e militari degli alpini. Prima della cerimonia la statua della Madonna (Madonna della Pace) è stata traslata con una processione dalla Parrocchiale di Teor, ove era custodita durante i restauri, fino alla Chiesetta del Falt, ove si trova tuttora. Dopo il restauro la Chiesetta è stata scelta da varie coppie di sposi per il coronamento del loro sogno d’amore e la pronuncia del fatidico sì.