La Storia
Latisana
Secondo gli storici Latisana nasce in epoca romana: lo testimonierebbe il ritrovamento di manufatti funerari e monete. Inoltre, in un diario di viaggio di un pellegrino del 333 d.C., si racconta di una stazione di posta ubicata vicino a Concordia e potrebbe trattarsi di un luogo destinato a diventare la futura Latisana. Intorno al 1100 Latisana diviene parte del feudo dei conti di Gorizia: questo fu un periodo caratterizzato dall’aumento del ruolo strategico del porto, un punto che diventa sempre più importante per i commerci delle merci che dalle terre germaniche erano destinate all’oriente. Nel 1430 Latisana passa dal dominio goriziano a quello veneziano che durerà fino al 1797. Il feudo diventa proprietà di diversi signori veneti: i Morosini, i Malombra, i Vendramin e i Mocenigo. Dell’epoca veneziana restano oggi alcuni palazzi costruiti sulla piazza principale. Fra il Seicento e il Settecento Latisana perde progressivamente la sua importanza decisiva, seguendo le sorti della Serenissima. Nel 1805 viene annessa, insieme a tutto il Friuli, al Regno d’Italia creato da Napoleone. Nel 1815 entra a far parte del Regno Lombardo Veneto, assieme al Friuli Occidentale e, nel 1866, viene annessa al Regno d’Italia. Durante la Prima Guerra Mondiale Latisana subisce la distruzione del ponte sul Tagliamento; dopo la sconfitta di Caporetto del 24 ottobre 1917, con la ritirata dell’esercito italiano e la conseguente avanzata di quello austriaco, anche Latisana è stata occupata. Durante il secondo conflitto bellico diventa bersaglio di numerosi bombardamenti pesanti, che le hanno conferito il titolo di Città mutilata di Guerra. Il 2 settembre 1965 prima e il 4 novembre 1966 poi, Latisana viene nuovamente messa alla prova da due alluvioni che arrecarono alla città vittime ed ingenti danni. Latisana seppe rinascere con dignità e coraggio.